martedì 8 dicembre 2009

HOUSE CONCERT in Milan



Spesso quando l'italiano tenta di contaminarsi un poco con qualche moda estera, quel che ne risulta è un gran casino.
Tuttavia, a volte, ci tocca ricrederci e ammettere che anche il nostro pessimismo cinico si puo' permettere qualche errore. Di che diavolo sto parlando? Di House Concerts.
Non ho assolutamente idea di come io sia arrivata a conoscere questa realtà milanese, ma ringrazio il momento in cui è successo. Il merito è di 2ROADS, ottima casa organizzatrice di eventi musicali e artistici, eclettica e di buon gusto.
Finalmente qualcosa a dissetare le nostre anime in pena!
Il 17 novembre scorso ho deciso di tentare di partecipare a uno di questi concerti. La modalità con cui si accede è particolare e intrigante: si manda una mail agli organizzatori i quali ti rispondono nel caso in cui ci fossero ancora posti liberi. Se si è abbastanza fortunati da trovare ancora posto (limitati o limitatissimi a seconda della location) il giorno precedente al concerto si riceve una seconda mail che indica la via della casa in cui si svolgerà il concerto, il citofono da suonare e alcune direttive dell'ultimo minuto.
Il 'biglietto' costa 15 euro e comprende cibo, bevande, musica e location. Com'è possibile? Ogni partecipante porta qualcosa, come ad una cena tra amici, ed il risultato è vivande in abbondanza e un clima familiare.

Fantastico, massimo voto all'organizzazione!

Per quanto riguarda il concerto acustico a cui ho assistito si trattava di Nancy Elisabeth, cantautrice dal regno unito che produce una musica melodica dai suoni piuttosto malinconici. Immancabili i riferimenti di genere alla musica folk irlandese, con un'attenzione tuttavia piu' marcata alla composizione. Insomma per farla breve un ottima occasione in cui ho sentito buona musica.

Che dire di piu'? Aspetto con ansia il prossimo appuntamento.

(foto via House Concerts)

lunedì 7 dicembre 2009

this is a night bus leading to... MILAN



Quante volte la nostra metropoli del nord ci ha attirato con le sue proposte allettanti, stuzzicandoci tra concerti, happy hour, serate tra locali. E quante altre volte abbiamo perso ore da casa a studiare percorsi anti ecopass, ZTL, in cerca di un posto dove abbandonare la macchina nella speranza di uno sciopero momentaneo della polizia.
Che si abiti o meno a milano, questo non importa, prendere la macchina in città è una sfida all'ultimo sangue contro la municipalità. Bisogna farci il callo in queste cose. Alla quarta multa uno comincia a sentirlo l'odore dei divieti.
E ogni volta ad imprecare sognando un mondo con almeno tre treni notturni, metropolitane fino alle 2, o perlomeno bus notturni a non finire.
Per chi di noi ha avuto modo di sostare per un poco a Londra, ha scoperto l'eldorado: 'ma allora i bus funzionano anche con il buio?!?'. Ebbene si, niente incantesimo della mezzanotte ragazzi, i trasporti possono funzionare anche senza energia solare.
Ma c'è una buona notizia. Ancora una volta facebook mira piu' in alto di quanto tutti si aspettassero ed ecco che si fa via via piu' concreto il sogno di tutti noi: bus notturni a milano, il suggerimento è stato accolto dal consigliere Maran del PD, che Dio lo benedica.
Ok, sembra difficile crederci, ma fra dieci giorni si discuterà della proposta in Consiglio Comunale, e cio' che rende tutti piu' speranzosi è che la proposta è stata sottoscritta anche dal PDL.
Forse qualcosa si sta muovendo, c'è il rischio che Milano diventi un po' meno cenerentola, c'è il rischio che la città diventi piu' vivibile e meno snob. C'è il rischio di poter dire 'finalmente qualcosa funzona'.

domenica 6 dicembre 2009

Delirious Italy. Ode a Koolhaas.



Eccomi a scrivere il primo post.
Esperimento di impressione: descrivere colori e sensazioni, stanze di vita quotidiana.
Un piccolo diario di esperienza, utile a me per ricordare e a chissà chi per sperimentare. E poichè amo le ouverture trionfali, dedico a koolhaas questo viaggio avvincente, che intendo percorrere tra le mille sconnessioni di un luogo difficile da digerire. All'italia, o a quel che ne resta, brindo: in cerca di un punto di vista alternativo, una via per apprezzarne il delirio.

Il delirio tecnicamente rappresenta un’imprevista uscita dal seminato […] delirante è ciò che oltrepassa i limiti imposti […] il delirio di New York è un vero delirio, radicale uscita dal solco da Delirious New York, Koolhaas